La promozione della proprietà d’abitazioni (PPE) opera una distinzione tra prelievo anticipato e costituzione in pegno degli averi previdenziali. In caso di prelievo anticipato gli averi previdenziali vengono utilizzati per incrementare il livello del capitale proprio e, di conseguenza, per ridurre l’importo dell’ipoteca necessaria.
Acquistare un’abitazione di proprietà grazie al prelievo anticipato dell’avere di vecchiaia
Con un prelievo anticipato dell’avere di vecchiaia dalla cassa pensioni si ha a disposizione un capitale proprio maggiore. Questo, da un lato, agevola il finanziamento dell’abitazione di proprietà. Dall’altro lato, grazie a un capitale proprio più elevato gli acquirenti possono ridurre l’importo dell’ipoteca e di conseguenza pagare meno interessi correnti.
Bisogna tuttavia considerare che un prelievo anticipato crea una lacuna previdenziale. Per questo motivo sarebbe opportuno rimborsare anticipatamente l’importo prelevato entro il pensionamento, oppure impostare una soluzione previdenziale privata in grado di compensare tale lacuna. In caso contrario, al momento del pensionamento la cassa pensioni verserà prestazioni più basse. A seconda della cassa possono inoltre verificarsi riduzioni delle prestazioni anche in caso di invalidità o per i superstiti in caso di decesso. Se decidete di optare per un prelievo anticipato, vi invitiamo pertanto a richiedere una consulenza alla vostra persona di contatto presso PUBLICA. Potrete così evitare spiacevoli lacune previdenziali nella terza età.
Sfruttare l’avere di vecchiaia per la proprietà d’abitazioni:
Ogni cinque anni è possibile richiedere il prelievo anticipato delle prestazioni di vecchiaia per la proprietà abitativa, sempre per un importo minimo di 20 000 franchi. Un eventuale rimborso a favore di PUBLICA deve ammontare ad almeno 10 000 franchi ed essere effettuato prima del pensionamento.
Per l’importo prelevato in anticipo dall’avere di vecchiaia è applicata un’aliquota fiscale ridotta e la tassazione avviene separatamente dal rimanente reddito. Queste imposte non possono essere pagate con il capitale ritirato. Se in un secondo momento la somma viene rimborsata a PUBLICA, è possibile richiedere il rimborso delle tasse pagate, ma senza interessi. Dopo un prelievo anticipato è consentito effettuare di nuovo riscatti volontari con vantaggi fiscali nel secondo pilastro soltanto se la somma ritirata è stata rimborsata in modo integrale. La somma prelevata anticipatamente deve essere rimborsata del tutto a PUBLICA anche in caso di vendita dell’abitazione di proprietà.
Costituzione in pegno dell’avere di vecchiaia per l’acquisto di un immobile
Invece di prelevare il capitale dalla cassa pensioni è anche possibile costituire in pegno l’avere di vecchiaia. In questo caso gli averi previdenziali vengono conferiti in pegno alla banca, che quindi aumenta l’importo dell’ipoteca in misura pari alla somma costituita in pegno. Ciò permette di assumere capitali di terzi aggiuntivi per l’acquisto di una casa di proprietà.
Le condizioni per la costituzione in pegno sono analoghe a quelle del prelievo anticipato. Nel caso di una costituzione in pegno, tuttavia, il denaro resta presso PUBLICA, senza quindi alcuna variazione a livello di copertura assicurativa e di prestazioni di vecchiaia. Inoltre non deve essere pagata alcuna imposta sul ritiro del capitale. Il denaro funge infatti da garanzia per la banca, che vi attingerà soltanto in caso di bisogno. La costituzione in pegno è disciplinata da un contratto di pegno speciale. Visto che in questo modo l’importo dell’ipoteca aumenta, in caso di costituzione in pegno crescono anche gli interessi ipotecari dovuti. Per contro, i mutuatari beneficiano dei vantaggi fiscali previsti dalla legge.