Se il dialogo termina con un’esclusione

Due volte l’anno analizziamo il nostro portafoglio di investimento per individuare le aziende che commettono violazioni contro la legislazione svizzera e le convenzioni internazionali. Se scopriamo violazioni gravi e sistematiche, cerchiamo il dialogo con l’impresa in questione. L’obiettivo è spingere l’azienda a migliorare la propria condotta, come ad esempio è avvenuto nel 2020 con la società cinese OFILM. OFILM produce tra l’altro componentistica per smartphone ed è stata collegata al lavoro forzato della minoranza musulmana degli uiguri in Cina.

Di conseguenza, il nostro partner di engagement l’associazione SVVK-ASIR ha contattato più volte OFILM per e-mail e telefono. Tuttavia, senza grande successo. Numerose e-mail sono rimaste irrisposte e le conversazioni telefoniche non sono state soddisfacenti. Nel frattempo, una nota società tecnologica occidentale ha disdetto la relazione d’affari con quest’azienda a causa delle preoccupazioni circa il lavoro forzato. Anche una lettera indirizzata alla direzione della società e una lettera congiunta degli investitori non hanno aiutato a stabilire un dialogo con OFILM. Se il dialogo non è possibile, allora non si può nemmeno conseguire un miglioramento della condotta. Pertanto, nel 2021 la SVVK-ASIR ha consigliato l’esclusione di quest’azienda. Raccomandazione che PUBLICA ha seguito.